Asportazione Neoformazioni Cutanee e Sottocutanee con Esame Istologico

La pelle è l’organo del corpo umano di maggior peso ed estensione e può essere affetto da diverse patologie, spesso di difficile diagnosi. Alcune possono essere solamente antiestetiche, altre possono essere pericolose per la salute. Lo scopo della chirurgia dermatologica è quello di rimuovere in modo radicale le lesioni cutanee e sottoporle ad analisi mediante esame anatomopatologico per evidenziarne la tipologie e valutare la radicalità dell’asportazione.

Le incisioni chirurgiche vengono posizionate in modo da essere il meno visibili possibili. Nel caso l’asportazione provochi un difetto cutaneo importante, un semplice avvicinamento dei margini di ferita non sarà sufficiente. La Dott.ssa Lavagno, grazie alla sua formazione in Chirurgia Plastica Ricostruttiva nei centri più prestigiosi di Italia e degli Stati Uniti, mediante un’ attenta analisi di ciascun caso ed un progetto operatorio descritto e spiegato al paziente prima dell’intervento, ricostruirà la continuità dei tessuti anche mediante lembi cutanei di prossimità e a distanza.

Neoformazione cutanea benigna
Si intende neoformazione benigna della cute una lesione non neoplastica con prognosi positiva. Possono essere molteplici, vengono classificate in base al loro aspetto clinico, istopatologico, all’età del paziente, all’esposizione solare. Le più comuni sono la cheratosi seborroica, il polipo fibroepiteliale, il cheratoacantoma, il granuloma piogenico, il corno cutaneo, l’adenoma sebaceo, il dermatofibroma, la cisti sebacea, il neurofibroma, il lipoma. Tutte le lesioni possono essere asportate chirurgicamente e alcune, quelle superficiali, date le loro caratteristiche anatomiche, possono essere asportate mediante ablazione laser a CO2 o laser a Erbium. La cheratosi attinica ed il Morbo di Bowen, nonostante siano classificate tra le lesioni benigne, sono lesioni definite pre-cancerosi certe, o anche neoplasie intraepiteliali, e pertanto devono essere asportate. La terapia fotodinamica (PDT) o laser assisted PDT sono metodiche estremamente efficaci sia nel trattare tali lesioni sia nell’offrire un ottimo risultato estetico, perchè non prevedono incisioni cutanee.

Nevi e lesioni pigmentate
I nevi sono lesioni pigmentate comuni, devono però essere accuratamente valutati e diagnosticati. I nevi sono di natura benigna, il melanoma maligno invece può insorgere all’interno di queste lesioni. I nevi possono esser piani, sporgenti, di color rosa o variare dal marrone scuro al nero, possono avere una forma rotonda o ovale, delle dimensioni di pochi millimetri o di diversi centimetri di diametro. Possono essere presenti alla nascita, quindi essere congeniti, come il nevo di Ota o apparsi nell’infanzia o nell’età adulta, e quindi acquisiti, come il nevo di Miescher, di Unna, di Sutton, di Meyerson. Normalmente devono essere escissi chirurgicamente, asportando la losanga di cute interessata, nel caso di alcuni, come per il nevo di Miescher e di Unna, possono essere asportati parallelamente alla cute, mediante shaving e terapia laser, lasciando una ferita che guarirà poi spontaneamente in pochi giorni.

Tumori della pelle
I tumori cutanei sono delle neoformazioni cutanee che hanno origine per diverse cause ed hanno differente grado di malignità. Possono essere epiteliomi basocellulari (basaliomi), epiteliomi spinocellulari (spinaliomi), melanomi e tumori rari. I primi sono tumori molto più frequenti, necessitano di un’asportazione chirurgica e di rado metastatizzano. Se superficiali, di piccole dimensioni e sopratutto se multipli, possono essere trattati con terapia fotodinamica. Gli epiteliomi spinocellulari, appaiono più frequentemente nelle aree esposte alla luce solare. Naso, labbra e padiglione auricolare sono le sedi anatomiche più colpite. Si presentano spesso come ulcerazioni dure a bordi rilevati, a lento accrescimento e devono essere asportati chirurgicamente. Analisi strumentali sono poi necessarie per escludere una loro metastatizzazione in linfonodi o in altri organi. Il melanoma è il tumore cutaneo più pericoloso e deve essere asportato chirurgicamente il più precocemente possibile. La sua gravità dipende sia dalla sede anatomica del suo sviluppo che dalla sua profondità.

Xantelasmi e altre neoformazioni benigne palpebrali
Gli xantelasmi, sono lesioni giallastre, di solito a placca, che si localizzano a livello delle palpebre. Sono dovuti al deposito di colesterolo. Tali lesioni si correlano solo raramente con alti livelli plasmatici di colesterolo, l’indagine ematochimica è però fondamentale al fine di escludere una dislipidemia. Sono lesioni di natura benigna, che tendono ad aumentare in termini di dimensioni e di numero ed hanno un’ alta capacità di recidiva. Si asportano chirurgicamente con anestesia locale lasciando come esito una cicatrice molto poco visibile. Quando le lesioni sono di grandi dimensioni, l’asportazione chirurgica è sconsigliata, per evitare danni secondari alla palpebra, quali ectropion, in questi casi si suggerisce un’asportazione mediante laser CO2 o laser Erbium. L’esito è molto soddisfacente sia dal punto di vista funzionale che estetico.

Altre lesioni che possono interessare frequentemente le palpebre sono i siringomi, piccoli tumori benigni del dotto escretore delle ghiandole sudoripare. Appaiono come piccole papule rilevate, dello stesso colore della cute sana. Con il passare del tempo queste lesioni tendono ad aumentare di numero e di dimensioni. La terapia è l’asportazione mediante laser CO2.

Tipo di Intervento: Trattamento medico / chirurgico/ laser.

Consenso Informato da Firmare: Sì.

Tecnologie Utilizzate: Laser CO2 ultrapulsato o superpulsato / laser a Erbium / lampada a 630 nm.

Indicazione: Neoformazioni cutanee benigne e maligne, la cheratosi seborroica, il polipo fibroepiteliale, il cheratoacantoma, il granuloma piogenico, il corno cutaneo, l’adenoma sebaceo, il dermatofibroma, la cisti sebacea, il neurofibroma, il lipoma, lo xantelasma, il siringoma, il nevo di Miescher, il nevo di Unna, il nevo di Sutton, il nevo di Meyerson, la cheratosi attinica, il morbo di Bowen, l’epitelioma basocellulare, l’epitelioma spinocellulare, il melanoma.

Durata Intervento: Circa da 10 a 60 minuti.

Distanza tra le Sedute: Variabile.

Forme di Anestesia: Anestesia locale, sedazione.

Effetti Collaterali (Anche Temporanei): Minimo dolore per le prime 24 h, ben controllato con una appropriata terapia antidolorifica domiciliare, la rimozione dei punti di sutura dipende dalla sede anatomica di asportazione della lesione (5 - 15 giorni). Nel caso di asportazione delle lesioni mediante laser CO2 o laser a Erbium, è necessario medicare la ferita con unguento antibiotico sino alla guarigione (6-10 giorni) e quindi non esporre la regione trattata ai raggi UV.

Precauzioni da Seguire Prima dei Trattamenti: Il trattamento si esegue su cute detersa, priva di trucco. Importante è segnalare l’assunzione anche saltuaria di farmaci, in particolar modo di antiaggreganti (es. Aspirina, FANS...).

Precauzioni da Seguire Dopo i Trattamenti: Si richiede di evitare per qualche giorno successivamente alla chirurgia importanti movimenti o manipolazione delle aree operate ed evitare sforzi o attività che aumentino la pressione sanguigna o la vasodilatazione locale e di evitare di bagnare le sedi di intervento. Si consiglia di evitare l’esposizione alla luce solare e di proteggere la cute con creme a schermo solare totale.

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